L’invecchiamento cutaneo è senza dubbio un evento fisiologico ineluttabile, perché con il passare degli anni la nostra pelle va incontro a modificazioni a livello cellulare e strutturale che provocano un progressivo e lento mutamento dell’aspetto esteriore : è la nostra cute che, più di altri organi, subisce l’effetto del passare degli anni ed i fattori che ne influenzano il cambiamento sono principalmente l’esposizione solare, l’inquinamento, gli sbalzi di temperatura, lo stress, le variazioni ormonali, eccetera. Tutto questo si manifesta dapprima con problemi estetici come secchezza, disidratazione, comparsa di rughe d’espressione che man mano si diffondono a tutto il viso, per arrivare infine al rilassamento cutaneo con alterazione
dell’architettura del volto e spesso anche con la formazione di antiestetiche macchie scure dovute ad una irregolare concentrazione di melanina.
A partire dai 30 anni la pelle perde progressivamente la sua capacità di trattenere acqua e la sua elasticità diminuisce, poi, col passare del tempo anche il rinnovamento cellulare inesorabilmente rallenta, a causa di un rallentamento della produzione di nuove cellule da parte dello strato germinativo dell’epidermide ed una alterazione delle fibre elastiche di collagene e dell’attività dell’acido jaluronico, che servono appunto a conferire elasticità e idratazione alla cute, per arrivare infine all’invecchiamento dei capillari che irrorano il derma, i quali diminuiscono di numero e si induriscono diventando più rigidi, cosicché si riduce anche l’ossigenazione delle cellule ed il loro nutrimento. E’ vero che l’invecchiamento cutaneo è un processo che non può essere arrestato, perché i fenomeni che lo causano fanno parte del normale processo evolutivo della vita, ma molto si può fare per cercare di rallentare tutto questo, conducendo una vita sana ed equilibrata sia per quanto riguarda l’alimentazione, sia per quanto riguarda le abitudini : è importante non fumare, bisogna esporsi al sole con moderazione e con l’utilizzo di prodotti che proteggano la pelle sia dai raggi UVB, responsabili degli eritemi e delle bruciature, sia dai raggi UVA, responsabili di danni irreversibili al derma (fotoinvecchiamento) e dell’insorgere di tumori cutanei, fare sport e tutto quanto può mantenere più giovane il nostro organismo. Anche i cosmetici antietà rientrano nelle strategie per la prevenzione delle rughe, ma in questa sede esamineremo che cosa il regno vegetale ci fornisce per rimanere fisiologicamente ed esteticamente più giovani. Le piante che contengono sostanze funzionali che aiutano a rallentare l’invecchiamento della pelle sono molte e una delle più importanti è la borragine, perché dai suoi semi si estrae un olio con proprietà straordinarie, ricchissimo di un acido grasso essenziale che fa parte del gruppo omega 6, l’acido gamma-linoleico che, oltre ad altre funzioni biologicamente importanti, partecipa alla struttura delle membrane cellulari. L’olio di borragine, utilizzato sia per uso interno come integratore alimentare che per uso esterno, è ideale contro l’invecchiamento cutaneo, ma è utile anche per rendere più elastiche le pareti delle arterie, nella sindrome premestruale, nella menopausa, nelle dermatiti croniche, nella prevenzione di molte patologie infiammatorie legate all’invecchiamento. Anche dalla carota si estrae un olio da utilizzare anch’esso sia come integratore alimentare, sia direttamente sulla pelle : questo olio, ricco di vitamina A è indicato contro la secchezza e come rigenerante cutaneo, mentre l’acerola e la rosa canina sono ricche di vitamina C, con proprietà antiossidanti e quindi indicate per prevenire la formazione di radicali liberi. L’olio di germe di grano è un ottimo antiossidante perché ricco di vitamina E e può essere assunto sia per uso interno che per uso esterno. Le piante utilizzate solo per uso esterno contro l’invecchiamento cutaneo sono numerose ed assolvono a diverse funzioni : la malva e l’altea con le loro mucillagini sono lenitive ed idratanti; il rusco (pungitopo), l’echinacea e la camomilla sono disarrossanti e calmanti; il cardo mariano ed il ginseng hanno proprietà nutrienti e antirughe; la calendula è riepitelizzante per cui è utilissima per rigenerare la cute. Prima di applicare creme o estratti vegetali idratanti e nutrienti, è bene usare uno scrub per rimuovere le cellule morte di superficie ed agevolare il naturale rinnovamento cutaneo, ma questo lo si può ottenere anche col succo di mirtillo, lo zucchero di canna, l’arancio ed il limone (da cui si estraggono gli acidi della frutta, che sono normalmente componenti degli scrub e dei peeling). Sono inoltre di grande utilità alcune sostanze grasse derivate dal mondo vegetale che, per ricordare solo le più conosciute, sono l’olio di jojoba, il burro di karitè, gli insaponificabili dell’olio di oliva, l’olio di rosa mosqueta: queste sostanze forniscono alla cute lipidi sebosimili, cioè grassi con una composizione simile a quella del sebo umano, ricchi di acidi grassi essenziali e di frazioni insaponificabili, che agiscono sull’epidermide come idratanti ed in profondità come eutrofici e nutrienti, esplicando così una notevole azione antirughe. Altre piante che hanno un’azione specifica per contrastare gli inestetismi legati al microcircolo sono la centella asiatica, il mirtillo, l’ippocastano che drenando gli edemi ed i ristagni vascolari, riducono l’effetto livido tipico delle occhiaie e delle borse sotto gli occhi. Infine, un’altra sostanza, già presente nella nostra pelle, che, con l’avanzare dell’età diminuisce e si degrada, perdendo la sua essenziale viscosità e la capacità di trattenere l’acqua e perciò il suo turgore, è l’acido jaluronico, da tutti conosciuto perché utilizzato attualmente in tutti i prodotti cosmetici destinati a salvaguardare la bellezza della cute. Un ultimo consiglio: la conservazione dell’aspetto giovane si ottiene con maggior facilità se le cure antinvecchiamento sono precoci, quindi è consigliabile iniziare molto presto, prima che la nostra cute abbia già i primi segni di decadimento.
Romano Ravaglia
dell’architettura del volto e spesso anche con la formazione di antiestetiche macchie scure dovute ad una irregolare concentrazione di melanina.
A partire dai 30 anni la pelle perde progressivamente la sua capacità di trattenere acqua e la sua elasticità diminuisce, poi, col passare del tempo anche il rinnovamento cellulare inesorabilmente rallenta, a causa di un rallentamento della produzione di nuove cellule da parte dello strato germinativo dell’epidermide ed una alterazione delle fibre elastiche di collagene e dell’attività dell’acido jaluronico, che servono appunto a conferire elasticità e idratazione alla cute, per arrivare infine all’invecchiamento dei capillari che irrorano il derma, i quali diminuiscono di numero e si induriscono diventando più rigidi, cosicché si riduce anche l’ossigenazione delle cellule ed il loro nutrimento. E’ vero che l’invecchiamento cutaneo è un processo che non può essere arrestato, perché i fenomeni che lo causano fanno parte del normale processo evolutivo della vita, ma molto si può fare per cercare di rallentare tutto questo, conducendo una vita sana ed equilibrata sia per quanto riguarda l’alimentazione, sia per quanto riguarda le abitudini : è importante non fumare, bisogna esporsi al sole con moderazione e con l’utilizzo di prodotti che proteggano la pelle sia dai raggi UVB, responsabili degli eritemi e delle bruciature, sia dai raggi UVA, responsabili di danni irreversibili al derma (fotoinvecchiamento) e dell’insorgere di tumori cutanei, fare sport e tutto quanto può mantenere più giovane il nostro organismo. Anche i cosmetici antietà rientrano nelle strategie per la prevenzione delle rughe, ma in questa sede esamineremo che cosa il regno vegetale ci fornisce per rimanere fisiologicamente ed esteticamente più giovani. Le piante che contengono sostanze funzionali che aiutano a rallentare l’invecchiamento della pelle sono molte e una delle più importanti è la borragine, perché dai suoi semi si estrae un olio con proprietà straordinarie, ricchissimo di un acido grasso essenziale che fa parte del gruppo omega 6, l’acido gamma-linoleico che, oltre ad altre funzioni biologicamente importanti, partecipa alla struttura delle membrane cellulari. L’olio di borragine, utilizzato sia per uso interno come integratore alimentare che per uso esterno, è ideale contro l’invecchiamento cutaneo, ma è utile anche per rendere più elastiche le pareti delle arterie, nella sindrome premestruale, nella menopausa, nelle dermatiti croniche, nella prevenzione di molte patologie infiammatorie legate all’invecchiamento. Anche dalla carota si estrae un olio da utilizzare anch’esso sia come integratore alimentare, sia direttamente sulla pelle : questo olio, ricco di vitamina A è indicato contro la secchezza e come rigenerante cutaneo, mentre l’acerola e la rosa canina sono ricche di vitamina C, con proprietà antiossidanti e quindi indicate per prevenire la formazione di radicali liberi. L’olio di germe di grano è un ottimo antiossidante perché ricco di vitamina E e può essere assunto sia per uso interno che per uso esterno. Le piante utilizzate solo per uso esterno contro l’invecchiamento cutaneo sono numerose ed assolvono a diverse funzioni : la malva e l’altea con le loro mucillagini sono lenitive ed idratanti; il rusco (pungitopo), l’echinacea e la camomilla sono disarrossanti e calmanti; il cardo mariano ed il ginseng hanno proprietà nutrienti e antirughe; la calendula è riepitelizzante per cui è utilissima per rigenerare la cute. Prima di applicare creme o estratti vegetali idratanti e nutrienti, è bene usare uno scrub per rimuovere le cellule morte di superficie ed agevolare il naturale rinnovamento cutaneo, ma questo lo si può ottenere anche col succo di mirtillo, lo zucchero di canna, l’arancio ed il limone (da cui si estraggono gli acidi della frutta, che sono normalmente componenti degli scrub e dei peeling). Sono inoltre di grande utilità alcune sostanze grasse derivate dal mondo vegetale che, per ricordare solo le più conosciute, sono l’olio di jojoba, il burro di karitè, gli insaponificabili dell’olio di oliva, l’olio di rosa mosqueta: queste sostanze forniscono alla cute lipidi sebosimili, cioè grassi con una composizione simile a quella del sebo umano, ricchi di acidi grassi essenziali e di frazioni insaponificabili, che agiscono sull’epidermide come idratanti ed in profondità come eutrofici e nutrienti, esplicando così una notevole azione antirughe. Altre piante che hanno un’azione specifica per contrastare gli inestetismi legati al microcircolo sono la centella asiatica, il mirtillo, l’ippocastano che drenando gli edemi ed i ristagni vascolari, riducono l’effetto livido tipico delle occhiaie e delle borse sotto gli occhi. Infine, un’altra sostanza, già presente nella nostra pelle, che, con l’avanzare dell’età diminuisce e si degrada, perdendo la sua essenziale viscosità e la capacità di trattenere l’acqua e perciò il suo turgore, è l’acido jaluronico, da tutti conosciuto perché utilizzato attualmente in tutti i prodotti cosmetici destinati a salvaguardare la bellezza della cute. Un ultimo consiglio: la conservazione dell’aspetto giovane si ottiene con maggior facilità se le cure antinvecchiamento sono precoci, quindi è consigliabile iniziare molto presto, prima che la nostra cute abbia già i primi segni di decadimento.
Romano Ravaglia
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