Adriana Mancini, naturopata, floriterapeuta e referente per la naturopatia dell’Associazione senza scopo di lucro NOI@Psiche di Chiavari (Genova). |
Hans Selye definì come "Sindrome Generale di Adattamento" quella risposta che l'organismo mette in atto quando è soggetto agli effetti prolungati di svariati tipi di stressor, quali stimoli fisici (ad esempio fatica), mentali (ad esempio impegno lavorativo), sociali o ambientali (ad esempio obblighi o richieste dell'ambiente sociale).
L'evoluzione della sindrome avviene in tre fasi:
Fase iniziale di Allarme. Fase di Esistenza: in questa fase il corpo “si adatta” a vivere nello stress come se fosse diventata una condizione “normale”. E’ una condizione molto pericolosa perché se la condizione di stress si prolunga troppo nel tempo avremo un impoverimento progressivo delle riserve fisiologiche dell’organismo: c’è infatti un limite alla forza e alla resistenza che una persona può sopportare prima di entrare nel terzo stadio: l’ Esaurimento. La terza fase si riscontra quando gli stressor continuano ad agire, si è esaurita la capacità di adattamento, si consumano le riserve: può quindi presupporre l’inizio di alcune malattie. Abbassare la soglia di ansia e di stress che i ritmi frenetici alimentano quotidianamente diventa quindi fondamentale per la nostra pace mentale, per il nostro benessere emotivo e quindi per la nostra salute. Tecniche di rilassamento psicofisico e meditazione assumono un ruolo molto importante, ma qualsiasi attività della nostra vita quotidiana può essere trasformata in altrettante “meditazioni” purché si ponga completa attenzione all’attività che si sta svolgendo nel “qui ed ora”.
Quindi leggere un buon libro, dedicarsi ad un hobby, fare uno sport, ma oserei anche introdurre attività meno ludiche come fare le pulizie di casa, possono diventare momenti di pausa e rilassamento.
Il rilassamento non è qualcosa che fai.
E’ una risposta naturale che lasci accadere.
Il rilassamento è ciò che rimane quando smetti di creare tensione”
(Joel Levey – “L’arte del rilassamento, della concentrazione e della meditazione”)
La floriterapia di Bach, ad esempio, può aiutarci in questo percorso per rallentare i ritmi, allentare le tensioni e trovare l’energia della presenza mentale.
· IMPATIENS: nei casi di irritabilità, impazienza. Quando si avverte tensione e frenesia continua, agitazione mentale… per rallentare sia la mente che il corpo e prenderci il tempo necessario per fare le cose.
· CHERRY PLUM: quando si avverte la paura di perdere il controllo (l’autocontrollo). Aiuta a padroneggiare la mente.
· OLIVE: per la stanchezza, vero e proprio esaurimento. Dopo un periodo molto intenso nel quale si perde la forza di andare avanti, olive ci aiuta a ricaricare.
· ROCK ROSE: è il rimedio per paure, panico, terrore. Utile in momenti dove la paura è veramente molto forte.
· RESCUE REMEDY: è un rimedio da tenere sempre con sé e da usare per gli avvenimenti improvvisi che generano ad esempio paura, panico, shock, eventi traumatici, momenti di incertezza, debolezza.
Questo articolo non ha carattere medico. Per qualsiasi indicazione consultare il proprio medico. Il naturopata generalmente non è un medico, non può quindi eseguire né diagnosi, né terapie. E’ importante ricordare quindi che i Fiori di Bach non sostituiscono mai alcuna prescrizione medica ma, vengono consigliati per riequilibrare le emozioni della persona.
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