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Karitè (Butyrospermum Parkii)

Il karitè è un albero ad alto fusto, originario del continente africano, diffuso in una vasta zona dell’Africa centrale, che ricorda nell’aspetto la nostra quercia e può raggiungere i 15 metri di altezza ed avere un fusto di oltre un metro di diametro. Nel suo habitat naturale cresce spontaneo nella savana, sulle rive dei fiumi e nel cuore della foresta equatoriale, la corteccia molto spessa e sugherosa permette al karitè di sopravvivere ai frequenti incendi che si sviluppano durante il periodo secco nell’Africa centrale.
 

Il karitè fu studiato alla fine del millesettecento dall’esploratore Mungo Park, a cui è dedicato il nome botanico della pianta, lungo le rive del fiume Niger che lo fece poi conoscere in Europa, decantando il suo burro come “più buono del burro ottenuto dal latte di vacca e più facilmente conservabile”, cosa di grande importanza in un periodo in cui non esistevano i frigoriferi ed il nostro burro tradizionale si degradava per il caldo anche in pochi giorni. Gli indigeni hanno imparato nei secoli ad estrarre questo complesso lipidico, di colore che va dal verde chiaro al giallino, di odore gradevole e di sapore quasi dolce, utilizzandolo come condimento, come cosmetico per pelle e capelli ed anche come farmaco nei massaggi contro i reumatismi, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle tanto che chiamano il karitè “l’albero della giovinezza”. Se si escludono le zone di produzione, l’uso del burro di karitè è limitato, anche se in quantità decisamente ingenti, alla moderna dermatologia e cosmetologia e ciò è dovuto al fatto che esso, oltre che ricchissimo di vitamine A, B, E, F, possiede la caratteristica esclusiva di contenere un’altissima percentuale (dal 12% al 18%) di insaponificabili, sostanze indispensabili e fondamentali per il miglioramento della tonicità della pelle ed in particolare per il mantenimento della sua elasticità. Recenti studi hanno infatti dimostrato che gli insaponificabili intervengono nel processo fisiologico di produzione dei fibroblasti, le cellule che nel nostro organismo producono il collagene e l’elastina, che sono due proteine indispensabili per mantenere la pelle elastica, compatta e quindi più giovane; inoltre il burro di karitè favorisce la circolazione locale migliorando l’ossigenazione del tessuto epidermico e rendendo la pelle più luminosa. Queste caratteristiche gli conferiscono proprietà emollienti, idratanti, antirughe, cicatrizzanti, lenitive, riepitelizzanti, elasticizzati, restitutive, antismagliature e protettive. Inoltre esso ha una buona capacità di filtrare i raggi solari e costituisce perciò un ottimo protettivo per i danni cutanei provocati dall’eccessiva esposizione al sole, quali la formazione di radicali liberi, la comparsa precoce di rughe e l’eritema solare. Grazie alle sue proprietà benefiche, il burro di karitè è indicato, sia in cosmetica che in dermatologia, per secchezza cutanea, dermatiti, eritemi, ustioni, arrossamenti, ulcerazioni, irritazioni della pelle ed in particolare il suo uso è indicato durante la gravidanza per prevenire le smagliature all’addome, ai glutei e durante l’allattamento per prevenire sia le smagliature che le ragadi del seno; è indicato anche per preservare la pelle del neonato dagli arrossamenti da pannolino. Protegge inoltre la pelle dagli agenti atmosferici, contrastando arrossamenti e screpolature dovute a sole, vento, freddo e gelo, ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi evitando la formazione di fissurazioni antiestetiche e dolorose ai lati delle unghie e nei talloni. E’ un ottimo rimedio per le irritazioni causate dal rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, sia come lenitivo, idratante e nutriente dopobarba e dopo la depilazione con ceretta, riduce l’arrossamento, l’irritazione e la sensazione di fastidio. L’uso regolare su gomiti, ginocchia e talloni contrasta la secchezza e l’ispessimento della pelle ed anche nella psoriasi costituisce un valido ausilio per mantenere la pelle morbida, sottile e senza ispessimenti. Dopo un’ingessatura rigenera ed ammorbidisce la pelle facilitando l’eliminazione delle cellule morte che si sono stratificate durante la copertura con gesso. Nelle persone costrette a letto l’applicazione quotidiana del burro di karitè previene la formazione di arrossamenti e piaghe da decubito. Infine, ma non meno importante, il burro di karitè è un prezioso cosmetico naturale antirughe e antietà per viso, collo e decoltè, perché rallenta l’invecchiamento cutaneo, attenua ed ammorbidisce le rughe già presenti, restituisce alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza, accentuandone il turgore e la luminosità.
Romano Ravaglia

L'assunzione di prodotti a base di piante officinali va fatta dietro consiglio e consultazione medica.

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